La mia confusione è continuamente davanti a me - La mia vergogna; la convinzione e l'evidenza della mia disgrazia sono costantemente presenti con me. Letteralmente, "tutto il giorno la mia vergogna è davanti a me". Cioè, le prove della disgrazia, della sconfitta e del disastro; rendono ovunque intorno a lui, e non poteva nasconderli a se stesso. Il salmista qui è rappresentato come il capo del popolo, ed esprime il senso di disonore che il popolo dell'era sovrana proverebbe in tempo di calamità nazionale; identificandosi con il popolo, parla della disgrazia nazionale come propria.

E la vergogna del mio volto - La vergogna che si manifesta sul volto quando arrossiamo.

Mi ha coperto - Cioè, sono soffuso dell'evidenza della mia vergogna; o, come a volte diciamo, "arrossì dappertutto". Il rossore, invece - quel particolare flusso sanguigno che si manifesta attraverso la pelle - che costituisce l'evidenza della vergogna, è limitato al viso e al collo; una disposizione che nessuno può spiegare, se non supponendo che ci sia un Dio; che è un governatore morale; e che, poiché era previsto che il corpo dovesse essere coperto o vestito, intendeva che l'evidenza della colpa si manifestasse sulle parti della persona più esposte alla vista, o dove altri potessero vederlo. L'idea qui è che non poteva nascondere le prove della sua vergogna e disonore; era costretto a mostrarli a tutti intorno.

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