Sono stanco dei miei gemiti, sono esausto o sfinito. Cioè, i suoi dolori erano così profondi, e il suo gemito era così costante, che le sue forze venivano meno. Divenne "debole" sotto il peso dei suoi dolori. Tutte le persone in difficoltà hanno sperimentato questo effetto: il senso di stanchezza o esaurimento per il dolore.

Tutta la notte faccio il mio letto per nuotare - Cioè, piangeva così tanto che il suo letto sembrava immerso in lacrime. Questo è, naturalmente, un linguaggio iperbolico, che esprime in modo forte ed enfatico la profondità dei suoi dolori.

Innaffio il mio divano con le mie lacrime - La parola qui resa "acqua" significa sciogliersi, scorrere verso il basso; poi, nell'Hiphil, far fluire, dissolvere. Il senso qui è che ha fatto "sgorgare" o "traboccare" il suo divano con le sue lacrime. Diremmo, ha "inondato" il suo letto di lacrime. Questo versetto svela la vera fonte delle prove di cui parla il salmo. Era una profonda angoscia mentale - una fonte di dolore - che esauriva le sue forze e che lo stendeva su un letto di languore.

Nessuna circostanza nella vita di Davide si accorda meglio con questo dei problemi che esistevano a causa della condotta ingrata e ribelle di Assalonne, ed è più naturale riferirsi a questo. Molti genitori dai tempi di Davide hanno sperimentato "tutto", sia mentale che fisico, che è qui descritto come una conseguenza dell'ingratitudine e della condotta malvagia dei suoi figli. La tragedia di “Lear” gira tutta su questo.

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