Questo salmo pretende di essere un salmo di Davide; e non c'è nulla nel salmo che sia contrario a questa supposizione. Perché ha il suo posto tra i salmi che sono designati come le composizioni dei "figli di Cora", e non ha avuto il suo posto tra quelli che sono attribuiti a David Sal. 1-70 non abbiamo mezzi per accertare. Non è detto, però, che quelli fossero gli unici salmi di Davide, e non è improbabile supporre che ne abbia composti altri.

Non è impropriamente chiamato "preghiera", poiché è composto per lo più di petizioni, sebbene ciò sia vero per altri che si chiamano "salmi", e sebbene sia vero che questo ha in sé tanta lode da poter anche (come è nel margine) essere designato un salmo. L'occasione in cui è stata composta è sconosciuta, ma è stato comunemente supposto che sia stata scritta al tempo delle persecuzioni sotto Saulo. DeWette la considera una canzone nazionale composta in un momento di difficoltà nazionale.

Questo salmo non ammette suddivisioni minime. È composto da preghiere sincere, con ragioni per cui quelle preghiere dovrebbero essere esaudite; e forse il principale suggerimento pratico che deriverebbe propriamente dal salmo è che è appropriato per noi, nelle nostre preghiere, sollecitare ragioni per cui dovrebbero essere esaudite: le ragioni per cui preghiamo affatto. Non possiamo, infatti, supporre di poter suggerire qualcosa che non verrebbe in mente alla mente divina, ma in tutte le nostre preghiere c'è qualche ragione per cui preghiamo; ci sono ragioni per cui chiediamo le cose particolari che sono il peso delle nostre suppliche, e non può essere improprio, affinché almeno la nostra mente possa essere adeguatamente impressionata, menzionare quelle ragioni quando ci presentiamo davanti a Dio.

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