Chi conosce il potere della tua ira? -Chi può misurarlo, o farne una stima corretta, come si manifesta nell'abbattere la razza delle persone? Se la rimozione delle persone mediante la morte è da ricondurre alla tua rabbia - o è, in un senso proprio, un'espressione della tua ira - chi può misurarla, o capirla? L'abbattimento di intere generazioni di persone - di nazioni - di centinaia di milioni di esseri umani - di grandi, potenti, potenti, ma anche deboli e deboli, è una straordinaria esibizione del "potere" - di la potenza - di Dio; e chi c'è che può capirlo fino in fondo? Chi può stimare pienamente l'ira di Dio, se questa deve essere considerata come un'espressione di essa? Chi può capire di cosa si tratta? Chi può dire, dopo una tale esibizione, cosa ci può essere in riserva, o quali ulteriori e più spaventose manifestazioni di ira potrebbero ancora esserci?

Anche secondo la tua paura, così è la tua ira - letteralmente, "E secondo la tua paura, la tua ira". La parola resa “timore” sembrerebbe qui riferirsi alla “reverenza” dovuta a Dio, ovvero a quanto c'è nel suo carattere da incutere soggezione: cioè, la sua potenza, la sua maestà, la sua grandezza; e il senso sembra essere che la sua ira o rabbia, come manifestata nell'abbattere la razza, sembra essere commisurata a tutto ciò che in Dio è vasto, meraviglioso, incomprensibile.

Come nessuno può capire o accettare l'uno, così nessuno può capire o accettare l'altro. Dio è grande in tutte le cose; grande in se stesso; grande nel suo potere nell'abbattere la corsa; grande nelle espressioni del suo dispiacere.

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