E la donna. — La storia è completata in questi pochi versetti conclusivi ( 1 Samuele 28:21 ) in uno stile molto naturale e spontaneo. La strega, sebbene sia un grave peccatore, è colpita dalla pietà di una donna per il re colpito, e con parole gentili e atti ancora più gentili fa del suo meglio per riprenderlo dallo svenimento simile alla morte in cui era caduto lo sfortunato Saul.

Tutto il suo comportamento contraddice l'ipotesi che fosse mossa da un odio amaro contro Saul (vedi Excursus L alla fine di questo libro) a desiderare l'apparizione di Samuele e ad imitare la sua voce per mezzo del ventriloquio. In primo luogo, lei stessa era terrorizzata dall'apparizione; e in secondo luogo, fu rattristata dall'effetto delle parole del veggente morto sul re, e fece del suo meglio per riportarlo alla calma e alle forze. Leggiamo nel versetto successivo come la donna, con i servi di Saul, usò anche una compulsione gentile per indurre il re a prendere il nutrimento di cui aveva tanto bisogno.

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