Gli strani dei. — Gli strani dei sono descritti in 1 Samuele 7:4 come "Baalim". Questa forma plurale di Baal si riferisce alle numerose immagini di Baal che esistevano, così come la forma plurale Ashtaroth a quelle della dea femminile Astarte. Erano entrambe divinità fenicie preferite, conosciute con i nomi familiari di Baal, Bil, Bel e Ashtaroth, Astarte, Istar. Rappresentavano il potere produttivo della natura, ed erano generalmente adorati in tutto l'Oriente, di solito con un culto selvaggio e sfrenato.

Preparate i vostri cuori. — Sembrava davvero un'impresa disperata, questa, alla quale il profeta convocò Israele disarmato e indisciplinato. Erano allora completamente alla mercé dei loro nemici a lungo vittoriosi, che con le loro guarnigioni occupavano i principali luoghi fortificati del paese; e Samuele sfidò Israele a sfidare le istituzioni più amate dai loro oppressori, ordinò loro, se amavano l'Eterno, di allontanarsi dal riverire ciò che la Filistea riteneva sacro e onnipotente.

Sapeva bene che ciò che esortava al popolo avrebbe subito provocato quella che sembrava una contesa pericolosa e impari. Se sconfitto, Israele porterebbe sulle loro teste devote una miseria totale e una rovina fino ad allora inimmaginabile anche nella loro infelice terra. Avevano il coraggio e la fede di tuffarsi disarmati, indisciplinati, in una contesa così pericolosa? Per vent'anni il grande patriota-statista aveva lavorato per questo fine.

Era riuscito finalmente ad aprire gli occhi di Israele per vedere la vera causa delle loro disgrazie. Li aveva fatti affamare come nazione della presenza perduta dell'Eterno, che li aveva amati nei giorni passati con tanto amore; e ora, dopo venti lunghi e lenti anni, il suo lavoro era finalmente finito? Si addoloravano davvero per i loro peccati nazionali; ma avevano fede e coraggio, tutti disarmati com'erano, per insorgere contro i potenti nemici della purezza e di Dio?

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