E la grazia di nostro Signore era immensamente abbondante. — Il pensiero del grande amore del suo Maestro per colui che una volta lo oltraggiava così amaramente e che aveva speso le sue forze nel tentativo di disfare il lavoro dei suoi servi, sembra aver premuto con forza schiacciante su san Paolo, che si sforzava di trovare parole che doveva esprimere quanto profondamente sentiva la tenerezza amorosa che aveva trasformato il crudele persecutore nell'Apostolo prediletto. La parola greca tradotta “era molto abbondante” è molto rara e possiede una forza superlativa.

Con fede e amore. — Riassume la misericordia divina mostratagli nelle tre parole: grazia, fede e amore. Grazia, dono indicibile di Dio a lui; la fede e l'amore, frutti del dono smisurato della grazia.

Fede: non solo una fiducia infantile in Cristo, ma una fede che accettava Cristo come speranza di un mondo altrimenti senza speranza; e l'amore, che include l'amore per l'uomo così come l'amore per Dio, uno strano contrasto con la sua precedente crudeltà e odio; poiché, invece di bestemmiare, ora credeva in colui che un tempo oltraggiava, e invece di perseguitare i seguaci di Gesù, ora, nel suo grande amore per loro, si spendeva.

Allora, sopraffatto dalla gioia e dalla gratitudine che lui, nemico di Dio, aveva ottenuto la misericordia e l'amore di Dio, e consapevole, dalle proprie esperienze dolci e amare, che cosa significasse quella misericordia di Dio elargita a un peccatore, diede una di quelle luminose parole d'ordine della fede, con cui i cristiani dei primi giorni si consolavano e si incoraggiavano a vicenda e che, forse, meglio di ogni altra parola, esprimevano i pensieri ardenti che sorgevano dal suo cuore riconoscente.

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