Con la luce. — La menzione della luce come essenza morale suggerisce il suo analogo fisico, così che dal contrasto dell'uno con la violenza fatta all'altro, si accresce la turpitudine morale del male. Sembra impossibile interpretare la luce nel primo caso ( Giobbe 24:13 ) se non moralmente, e se è così, la menzione delle "sue vie" e dei "suoi sentieri" è molto notevole. L'ordine in cui questi crimini di omicidio, adulterio e furto sono menzionati secondo, come fa, con quello nel Decalogo, è, in ogni caso, suggestivo di conoscerlo.

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