Ricorda , ti prego, chi è mai morto, essendo innocente? — Sfida l'esperienza di Giobbe e cita la sua a prova del nesso universale tra peccato e sofferenza. Così facendo, il suo scopo potrebbe essere quello di insinuare che Giobbe è peccatore; o, come sembra forse più probabile, e certamente più gentile, dimostrargli che se è ciò che avrebbe dovuto essere, questo è di per sé motivo di speranza, poiché a nessun innocente è permesso di morire. Egli esprime qui una mezza verità, che però è in fondo vera, in quanto Dio non mancherà mai , per quanto ci provi, coloro che in Lui confidano.

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