VI.

(1-5) Queste considerazioni sembrerebbero condurre a una conclusione antinomiana. Se l'aumento del peccato ha portato solo a una misura più grande del perdono, si potrebbe pensare bene di continuare nel peccato, e così aumentare la misura e la gloria della grazia che perdona. Ma per il cristiano questo è impossibile. Riguardo al peccato è, in teoria e in linea di principio, morto. Quando si convertì dal paganesimo e ricevette il battesimo cristiano, si consegnò senza riserve a Cristo; professava l'adesione a Cristo, e specialmente alla sua morte; si impegnò ad adottare quella morte come sua; entrò in comunione con essa per godere anche della comunione della risurrezione di Cristo. Questa comunione o partecipazione è sia fisica che etica.

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