È impossibile in inglese riprodurre l'effetto dell'originale in questi riferimenti ai soliti saluti dell'Oriente, poiché allo stesso tempo contengono allitterazioni e un gioco sul nome di Gerusalemme. C'è prima la sfida al corpo dei pellegrini a dare il consueto saluto, e poi è raccolta in un triplice augurio, ogni volta variato. Segue poi il motivo di questa preghiera unanime e cordiale: “Chiedete la pace della città della pace; prosperità per i tuoi amanti, pace entro le tue mura, prosperità nei tuoi palazzi”.

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