9. Avvertimenti contro i falsi profeti e la loro punizione

CAPITOLO 13

1. Il primo caso: il falso profeta e sognatore ( Deuteronomio 13:1 )

2. Il secondo caso: Tentazione all'idolatria dai rapporti di sangue ( Deuteronomio 13:6 )

3. Il terzo caso: l'apostasia di una città ( Deuteronomio 13:12 )

Vengono citati tre casi. Il falso profeta o il sognatore, che conferma le sue affermazioni con un segno o un miracolo, ma il cui scopo è di sedurre all'idolatria, deve essere messo a morte. Il falso insegnamento, che conduce da Dio, è un abominio. Ne risulta infine la più terribile corruzione morale. Un falso profeta può fare segni e prodigi per dimostrare in tal modo che ciò che insegna è verità. Segni e miracoli non sono quindi una prova della verità.

Lo Spiritualismo e la Scienza Cristiana pretendono di essere la verità e spesso si riferiscono alle testimonianze di manifestazioni soprannaturali e di udienze miracolose che hanno luogo nei loro culti. Satana può operare segni e miracoli. Lo fa in questi sistemi illusori degli ultimi giorni e Dio gli permette di provare in tal modo il Suo popolo. Alla luce di Matteo 24:23 , 2 Tessalonicesi 2:8 e Apocalisse 13:12 i primi cinque versetti del capitolo che studiamo sono di grande interesse.

Il falso profeta che verrà, l'Anticristo personale e finale farà prodigi menzogneri e ai molti che non hanno ricevuto l'amore della verità sarà permesso di credere alla menzogna. Si fa bene a stare in guardia ogni volta che gli insegnanti rivendicano un potere o un segno speciale. Il secondo avvertimento è contro un laccio più sottile, quando l'inganno opera segretamente, emanando da un legame di sangue. Se è il più caro, non gli si deve mostrare pietà.

Il terzo caso è quello, quando un'intera città si è allontanata dal Signore e serve altri dei e pratica gli abomini dell'idolatria. Doveva essere completamente distrutto e la città bruciata con il fuoco. Tale sarà un giorno il terribile destino della cristianità apostata, avendo rigettato il Figlio di Dio e il Vangelo.

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