3. Il possesso della terra e la loro separazione

CAPITOLO 7

1. Il comando di distruggere i Cananei ( Deuteronomio 7:1 )

2. Il comando di distruggere la loro idolatria ( Deuteronomio 7:5 )

3. La promessa di benedizione e di aiuto ( Deuteronomio 7:12 )

Sette nazioni sono menzionate come occupanti la terra, che Dio ha dato a Israele. Queste nazioni erano imbevute della più terribile licenziosità e praticavano gli abomini più vili. Ci sono diverse ragioni per credere che Satana li possedesse in un modo particolare. Dio aveva tollerato queste nazioni per molti secoli. Attese nella sua misericordia prima che la spada della giustizia fosse sguainata. La misura della loro malvagità era ormai piena, il tempo del giudizio era giunto.

Il Signore chiamò Israele ad essere l'esecutore di quel terribile giudizio. E ogni volta che eseguivano il giudizio divino, non risparmiando nessuno, avevano una lezione oggettiva della santità e della giustizia di Dio. I loro figli e le loro figlie non dovevano sposare alcun membro di queste nazioni condannate. Ciò risulterebbe nell'apostasia da Lui e nell'idolatria. Dovevano distruggere tutti i loro altari, le loro immagini e i loro boschi.

Erano un popolo santo. Ma il Signore non li scelse perché erano più numerosi delle altre nazioni. Geova li amava. Solennemente viene detto loro ancora una volta che il Geova che ha posto il suo amore su di loro è un Dio fedele, un patto che osserva. Egli mantiene la Sua alleanza e misericordia con coloro che Lo amano e osservano i Suoi comandamenti. Ma ripaga anche quelli che lo odiano. Seguono promesse di benedizioni.

Se sono obbedienti, se ascoltano, osservano e fanno (versetto 12) il Signore li benedirebbe. È rinfrescante leggere tutte queste graziose promesse. Ci incoraggino a confidare in Lui ea camminare nell'obbedienza. In Cristo benedizioni ancora più grandi di queste sono messe dalla nostra parte. Sappiamo dalla storia successiva come Israele non sia riuscito a eseguire tutte queste istruzioni. Praticavano le vili abominazioni delle nazioni che era stato comandato di distruggere.

Dio ha dovuto trattare con loro in giudizio. Invece delle benedizioni enumerate nei versetti 12-24, su di loro è stata inflitta la maledizione. I doni e la chiamata di Dio sono senza pentimento; in un giorno futuro il residuo d'Israele erediterà queste cose per grazia di Dio.

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