Geremia 3:6-25

Annunciata la chiamata al pentimento e al giudizio (3:6-6:30)

CAPITOLO 3

1. Il contrasto tra lo sviato Israele e il perfido Giuda ( Geremia 3:6 )

2. La chiamata al ritorno e la gloria promessa ( Geremia 3:12 )

3. Il futuro vero pentimento predetto e anticipato ( Geremia 3:19 )

Geremia 3:6 . Il messaggio che inizia con il sesto versetto fu dato a Geremia durante il regno di Giosia. C'è poi, prima di tutto, un contrasto tra Israele (le dieci tribù) e sua sorella Giuda. (Confronta con Ezechiele 23:1 .

) La casa d'Israele, il regno settentrionale, fu giudicata per prima dal Signore. Ha giocato la meretrice; dopo che l'ebbe fatto, il Signore disse: "Rivolgiti a me". Lei rifiutò, e la sua perfida sorella, la casa di Giuda, lo vide. E quando il Signore trattò la casa d'Israele in giudizio ed essi furono portati via, Giuda non ebbe paura, ma si prostituì. Il decimo versetto dimostra in modo conclusivo che la riforma sotto Giosia non fu un vero risveglio spirituale: "Eppure per tutto questo la sua perfida sorella Giuda non è tornata a Me con tutto il suo cuore, ma per finta, dice il SIGNORE."

Geremia 3:12 . Ecco un messaggio da proclamare verso il nord, invitando a ritornare Israele traviato. Promette loro misericordia. Cento anni prima, la casa d'Israele era andata a nord come prigioniera. Il Signore sapeva dove abitavano e mandò loro questo messaggio di misericordia. Egli sa oggi dov'è la casa d'Israele, le dieci tribù, e in futuro la graziosa offerta fatta qui sarà consumata al loro ritorno.

Questi versi sono profetici. Parlano del tempo in cui il popolo eletto tornerà. Allora Gerusalemme sarà chiamata "il trono del Signore". Israele sarà convertito. Tutte le nazioni saranno radunate nel nome dell'Eterno; la casa di Giuda con la casa d'Israele sarà riunita. Quello sarà quando il Re, il nostro sempre benedetto Signore, tornerà.

Geremia 3:19 . Quale sarà il futuro vero pentimento del popolo è qui previsto e anticipato. Ci saranno pianti e suppliche. Riconosceranno che la vera salvezza è nel Signore. Confesseranno i loro peccati e la loro disobbedienza.