E io ero con te nella (c) debolezza, e nella paura, e in molto tremore.

c) Contrappone la debolezza all'eccellenza delle parole, e perciò vi si unisce la paura e il tremore, che sono compagni di vera modestia, non tanto timore e tremore da terrorizzare la coscienza, ma contrari alla vanità e all'orgoglio.

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