Non temere nessuna di quelle cose che soffrirai: ecco, il diavolo getterà [alcuni] di voi in prigione, affinché possiate essere processati; e avrete (8) dieci giorni di tribolazione: sii fedele fino alla morte, e io ti darò una corona di vita.

(8) Cioè, di dieci anni. Infatti tanto comunemente, sia in questo libro che in Daniele, gli anni sono indicati dai giorni: affinché Dio con ciò dichiari che lo spazio del tempo è fissato da lui e lo stesso molto breve. Ora, poiché Giovanni scrisse questo libro alla fine del regno di Domiziano imperatore, come testimoniano Giustino e Ireneo, è del tutto necessario che ciò si riferisca a quella persecuzione che fu operata dall'autorità dell'imperatore Traiano: il quale cominciò a devastare della chiesa cristiana nel decimo anno del suo regno, come scrivono gli storici: e la sua sanguinosa persecuzione continuò fino a che Adriano imperatore fu succeduto in suo vece: Lo spazio di cui tempo è precisamente dieci anni, che sono qui menzionati.

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