(20) Pertanto, se siete morti con Cristo dai rudimenti del mondo, perché, (e) come se viveste nel mondo, siete soggetti alle ordinanze,

(20) Ora, infine, combatte contro il secondo tipo di corruzioni, cioè contro semplici superstizioni, inventate dagli uomini, che ingannano in parte la semplicità di alcuni con la loro astuzia, e in parte con le loro sciocche superstizioni e da ridere a: come quando la pietà, la remissione dei peccati, o qualsiasi altra virtù simile, è messa in un certo tipo di carne, e cose simili, che gli stessi inventori di tali riti non capiscono, perché in realtà non c'è.

E usa un argomento preso di paragone. Se con la morte di Cristo, che ha stabilito con il suo sangue una nuova alleanza, siete liberati da quei riti esteriori con i quali piacque al Signore di preparare il mondo, per così dire, a quella piena conoscenza della vera religione, perché mai siete carichi di tradizioni, non so cosa, come se foste cittadini di questo mondo, cioè come se dipendeste da questa vita e dalle cose terrene? Ora questo è il motivo per cui prima del versetto otto seguiva un ordine diverso da quello che fa nella confutazione: perché mostra con questo a quali gradi sono venute al mondo le false religioni, cioè iniziando prima da curiose speculazioni dei sapienti, dopodiché nel processo del tempo successe alla grossolana superstizione, contro la quale il Signore ha posto a lungo quel servizio della Legge, di cui alcuni hanno abusato in modo simile. Ma nella confutazione iniziò con l'abolizione del servizio della Legge, per mostrare al confronto che quei falsi servizi dovrebbero essere molto più tolti.

(e) Come se la tua felicità fosse in queste cose terrene, e il regno di Dio non fosse piuttosto spirituale.

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