(12) Questo dico dunque, e testimonio nel Signore, che d'ora in poi non camminate come camminano gli altri pagani, nella (z) vanità della loro mente,

(12) Egli discende ai frutti della dottrina cristiana e ragiona anzitutto sui principi di condotta e di azione, ponendo un gravissimo paragone tra i figli di Dio e coloro che non sono rigenerati. Perché in questi uomini tutte le facoltà della mente sono corrotte, e la loro mente è data alla vanità, e i loro sensi sono oscurati dalla più grossolana nebulosità, e i loro affetti sono così a poco a poco abituati alla malvagità, che alla fine corrono a capofitto in ogni impurità, essendo completamente privo di ogni giudizio.

(z) Se le parti più nobili dell'anima sono corrotte, che cos'è l'uomo se non solo corruzione?

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