Commento, spiegazione e studio di 1 Samuele 11:1-10, verso per verso
Or Nahas, l'Ammonita, salì e s'accampò contro Iabes di Galaad. E tutti quelli di Iabes dissero a ahas: "Fa' alleanza con noi, e noi ti serviremo".
E Nahas, l'Ammonita, rispose loro: "Io farò alleanza con voi a questa condizione: ch'io vi cavi a tutti l'occhio destro, e getti così quest'obbrobrio su tutto Israele".
Gli anziani di Iabes gli dissero: "Concedici sette giorni di tregua perché inviamo de' messi per tutto il territorio d'Israele; e se non vi sarà chi ci soccorra, ci arrenderemo a te".
I messi vennero dunque a Ghibea di Saul, riferirono queste parole in presenza del popolo, e tutto il popolo alzò la voce, e pianse.
Ed ecco Saul tornava dai campi, seguendo i bovi, e disse: "Che ha egli il popolo, che piange?" E gli riferiron le parole di quei di Iabes.
E com'egli ebbe udite quelle parole, lo spirito di Dio investi Saul, che s'infiammò d'ira;
e prese un paio di buoi, li tagliò a pezzi, che mandò, per mano dei messi, per tutto il territorio d'Israele, dicendo: "Così saranno trattati i buoi di chi non seguirà Saul e Samuele. Il terrore dell'Eterno s'impadronì del popolo, e partirono come se fossero stati un uomo solo.
Saul li passò in rassegna a Bezek, ed erano trecentomila figliuoli d'Israele e trentamila uomini di iuda.
E dissero a que' messi ch'eran venuti: "Dite così a quei di Iabes di Galaad: Domani, quando il sole sarà in tutto il suo calore, sarete liberati". E i messi andarono a riferire queste parole a quei di Iabes, i quali si rallegrarono.
E quei di Iabes dissero agli Ammoniti: "Domani verrem da voi, e farete di noi tutto quello che vi parrà".