Commento, spiegazione e studio di 1 Samuele 15:24-31, verso per verso
Allora Saul disse a Samuele: "Io ho peccato, poiché ho trasgredito il comandamento dell'Eterno e le tue parole; io ho temuto il popolo, e ho dato ascolto alla sua voce.
Or dunque, ti prego, perdona il mio peccato, ritorna con me, e io mi prostrerò davanti all'Eterno". E Samuele disse a Saul:
"Io non ritornerò con te, poiché hai rigettato la parola dell'Eterno, e l'Eterno ha rigettato te perché tu non sia più re sopra Israele".
E come Samuele si voltava per andarsene, Saul lo prese per il lembo del mantello che si strappò.
Allora Samuele gli disse: "L'Eterno strappa oggi d'addosso a te il regno d'Israele, e lo dà ad un altro, ch'è migliore di te.
E colui ch'è la gloria d'Israele non mentirà e non si pentirà; poiché egli non è un uomo perché abbia da pentirsi".
Allora Saul disse: "Ho peccato; ma tu adesso onorami, ti prego, in presenza degli anziani del mio popolo e in presenza d'Israele; ritorna con me, ed io mi prostrerò davanti all'Eterno, al tuo Dio".
Samuele dunque ritornò, seguendo Saul, e Saul si prostrò davanti all'Eterno.