RIFLESSI

LETTORE! soffermarsi su questo capitolo e contrassegnare le numerose istruzioni importanti che contiene. Che argomento di meraviglia, di umiliazione e di lode è qui! Quale meraviglia si apre alla nostra contemplazione nel sorprendente susseguirsi di tante generazioni! Quante moltitudini sono scaturite da un ceppo! E che immensa e incalcolabile congregazione sarà, quella sarà; infine, essere portato a stare davanti al tribunale di Cristo, quando nessuno, da Adamo alla consumazione di tutte le cose, sarà trovato mancante.

Quale umiliazione c'è anche nell'argomento della genealogia dell'umanità, quando ricordiamo che l'intera razza è ugualmente contaminata e caduta: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio. Non c'è nessuno che faccia il bene, nessuno. E quale argomento di lode fornisce questo, nel contemplare la longanimità e la pazienza del Signore, nel preservare la razza degli uomini di padre in figlio, nonostante l'universale depravazione di tutti!

Ma, soprattutto e soprattutto, mentre ammiriamo e adoriamo la divina bontà e misericordia nella sua condiscendenza verso i figli degli uomini, pensa, lettore, all'eterno amore di Dio per la nostra natura, nel provvedimento preso per la guarigione dell'uomo dalla la caduta, per la graziosa interposizione, la benignità e l'amore del Signore Gesù Cristo! Oh! quanto dovremmo apprezzare la genealogia di Colui, secondo la carne, che è venuto nella pienezza dei tempi, per riparare le desolazioni di molte generazioni e per ristabilire l'ordine perfetto tra tutte le opere di Dio.

Salve, santo, benedetto, prezioso Gesù! Eri davvero libero dalla macchia della razza caduta che sei venuto a riscattare. Tu eri santo, innocuo, immacolato, separato dai peccatori e innalzato al di sopra dei cieli. E quanto è prezioso il pensiero, che la tua giustizia e il tuo sangue sono la fonte efficace e la causa di tutta la nostra misericordia. Benedetto sia il nostro Gesù, che in mezzo a tutte le circostanze morenti di tutte le generazioni, il tuo trono, o Dio, è nei secoli dei secoli.

Sebbene tutte le cose periscano, tuttavia tu rimani; e sebbene tutti invecchiamo come un vestito e come una veste siamo cambiati, tuttavia tu sei lo stesso e i tuoi anni non vengono meno. Donaci, prezioso Gesù, di gioire della durata eterna di te e del tuo regno, e di guardare oltre la tomba con questa sicura speranza, che poiché tu vivi, anche il tuo popolo vivrà. Amen.

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