RIFLESSI

Vorrei tralasciare, mi pare, molte altre considerazioni che questo dolce capitolo ci offre, per vedere nel carattere profetico di Elia quale mirabile grado di fede gli aveva dato il Signore Dio per l'arduo servizio al quale era stato chiamato. Che fermezza e magnanimità si manifestarono in tutta la sua condotta! Quando il Signore gli ordinò di mostrarsi ad Achab, non una parola di richiesta per essere risparmiata dalla spiacevole ambasciata, ma un'immediata disponibilità all'obbedienza.

E quando nel primo colloquio con Acab il monarca lo accusò di essere il turbatore di Israele; con quale zelo confutò l'accusa e la rese al re. Lettore! non dovremmo tu ed io, nella contemplazione, alzare lo sguardo e benedire il grande autore e donatore di tale fede, e pregare per una porzione dello stesso Spirito benedetto? Ma tralasciamo questi casi minori di questo dono meravigliosissimo di Dio nella parte precedente della condotta di Elia, per contemplarlo nell'esercizio di esso, quando da solo e da solo si trovava sul monte Carmelo, contrastato da 450 persone.

Oh! quale fiducia doveva aver avuto in Dio come Dio d'Israele, che il Signore avrebbe risposto con il fuoco, consumato il sacrificio e asciugato l'acqua, quando nella pienezza dell'influenza dello Spirito sul suo cuore comandò di inzuppare tutto in in modo tale da richiedere un miracolo su un altro, per dimostrare la fedeltà del Signore. Chi legge questa storia di Elia ma deve gioire nel vedere la grande beatitudine della fede che è capace di produrre tali cose. E chi se non deve essere portato a benedire il grande autore del principio stesso, che ha impiantato quella grazia nel cuore, e così graziosamente l'ha coronata con l'approvazione divina!

Ma Lettore! mentre guardiamo il servo, guardiamo anche più in alto e contempliamo il padrone. Sì! benedetto Gesù! sei tu che ne sei l'unico autore e donatore. E perciò a te attribuiremmo tutta la gloria. Se non fosse stato per la tua graziosa impresa, tale è la mente umana per natura, universalmente parlando, che nessuna scintilla di fede avrebbe mai potuto accendersi nel petto di alcuno.

Qui ogni uomo è uguale, senza alcuna predisposizione, né inclinazione a credere. Anzi, con ogni pregiudizio contro di essa. - L'acqua versata sul sacrificio di Elia non tendeva a bagnare i materiali più di quanto i pregiudizi, l'oscurità e l'odio naturale dei nostri cuori tendano a bagnare tutte le impressioni divine. Non adorerò dunque, benedetto Gesù, le ricchezze della tua grazia, in quanto ti degni di accendere una fiamma di fede nel mio cuore, quando tutto ciò che l'orgoglio, l'ignoranza, l'ipocrisia e l'inconsapevolezza della mia condizione, e la tua idoneità come Salvatore si è opposta ad essa? Beato Gesù! lode eterna al tuo caro nome, come il sacrificio del profeta, il fuoco del tuo amore e della tua misericordia è sceso dal cielo e ha consumato tutto. E la mia anima è stata costretta a dire non solo: Il Signore è il Dio;

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