(48) E avvenne che, quando il Filisteo si alzò e venne e si avvicinò a Davide, Davide si affrettò e corse verso l'esercito incontro al Filisteo. [49]Davide mise la mano nella sua sacca, prese di là una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte, che la pietra gli affondò in fronte; e cadde con la faccia a terra. (50) Allora Davide vinse il Filisteo con la fionda e con una pietra, colpì il Filisteo e lo uccise; ma non c'era spada nella mano di Davide.

(51) Perciò Davide corse, si fermò sul Filisteo, prese la sua spada, la sguainò, lo uccise e con essa gli tagliò la testa. E quando i Filistei videro che il loro campione era morto, fuggirono.

Qui abbiamo la fine della battaglia, con la caduta di Golia, e fu tremenda. Mezzi così semplici come una pietra, per l'arma di distruzione, e lanciati da una mano così giovane, servono subito a mostrare il braccio del Dio d'Israele impegnato in esso. Cieco, infatti, dev'essere quell'occhio che non riconosce uno spettacolo così visibile. Uno dei Rabbini Giudei ha osservato su di esso, ma da quale autorità non so, che Golia nella sua rabbia e disprezzo di Davide, quando disse Vieni, e darò la tua carne agli uccelli del cielo, sollevò la parte superiore parte del suo elmo, lasciando così scoperta la fronte perché la pietra di Davide potesse entrare più facilmente.

Che fosse così o no, senza dubbio il Signore che presiedette alla battaglia e ordinò tutto, così dispose, tutto in essa, da facilitare l'evento da lui ordinato. Ma non è delizioso vedere che le stesse armi dell'orgoglio e dell'ostentazione del Filisteo sono assoggettate alla sua stessa distruzione. Lettore! non mancano di collegarsi a questa visione di Goliath, alla sua totale distruzione che Goliath rappresentava, e dalla conversione delle sue stesse armi al suo stesso rovesciamento.

Quando il diavolo tentò Adamo a trasgredire, poco pensava che questa stessa trasgressione avrebbe dovuto porre le basi per tutte le cose benedette contenute nella nostra redenzione da parte di Gesù. E quando in epoche successive, i Giudei, trascinati dalle sue tentazioni, inchiodarono Gesù alla croce, non considerò allora che quella stessa croce sarebbe diventata la causa gloriosa della salvezza del suo popolo e la sua gioia eterna per tutta l'eternità.

Desidero la grazia dello Spirito Santo, per tenere sempre in vista tali prove del dominio del Signore su tutti i nemici della chiesa, per la sua gloria e il bene del suo popolo. Servirebbe a provare in molti casi minori, dove forse le cose non sono così chiaramente manifestate, la verità di quella preziosa scrittura, che la stessa ira dell'uomo (e non possiamo aggiungere demoni) lo loderà, e il resto dell'ira il Signore si tratterrà. Salmi 76:10 .

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