RIFLESSI

LO Spirito Santo ha evidentemente molte istruzioni da trasmettere alla sua Chiesa, in ciò che è qui riferito della calamità di Davide; e vorrei incaricare l'anima del Lettore, e la mia, di domandare molto umilmente quale sia la volontà e la mente del Signore.

Mio fratello! quando, come Davide, la nostra mancanza di fede, e l'esiguità della nostra fiducia in Dio, ci tentano ad uscire dalla via del dovere, e si crea una timidezza tra il Signore ei nostri cuori; non è un segno benedetto della grazia, che il Signore non ci lascia a noi stessi e a mangiare il frutto delle nostre stesse arti? Non intende forse tutto ciò che è gentile, quando ha coperto di spine la nostra via con l'intenzione che non troveremo i nostri amanti? ma che le nostre menti, preparate dalle sue segrete opere, siano costrette a dire; Tornerò di nuovo al mio primo amore, al mio primo marito; perché allora con me era meglio di adesso?

Se poi, fratello mio, dopo essere usciti in qualsiasi momento pieni, siamo fatti tornare vuoti: se la nostra casa, che abbiamo lasciato in pace, troviamo disordinata, come Davide e i suoi uomini hanno fatto Ziklag, al nostro ritorno a casa: se il Signore toglie con un colpo il desiderio dei nostri occhi; rimuove le nostre comodità di creatura; abbatte le confidenze delle nostre creature; fa nascere un dolore dalla stessa radice che avevamo piantato per noi stessi, e promesso il frutto sicuro del godimento: che dirò? Se nient'altro che una severa dispensazione ci riporterà indietro, quando tutti i metodi più miti del suo amore saranno falliti: non conterai quell'amore, anzi l'amore infinito, e anche la saggezza, che somministra la medicina, per quanto nauseante ai nostri orgogliosi, e anche stomaci molto coccolati, perché nient'altro che la fisica raggiungerà il nostro caso?

Oh! misericordioso, lunga sofferenza, Salvatore da tempo dimenticato, sotto ogni punto di vista e in ogni direzione, come la tua tenerezza incontra la nostra ingratitudine! Quante volte, come David, ho detto; Un giorno perirò per mano dell'uno o dell'altro! E anche in mezzo a liberazioni hanno temuto il problema? E quante volte, come lui, sono corso alle confederazioni filistee, e un braccio di carne, ho dimenticato il Signore, mio ​​creatore, e ho temuto continuamente ogni giorno, a causa della furia dell'oppressore, come se fosse pronto a distruggere; e dov'è la furia dell'oppressore? E tu, carissimo Signore! giustamente, come avresti potuto fare, mi hai consegnato al perseguimento delle mie proprie vie, e al frutto dei miei propri artifici; dove sarebbe stata la mia parte? Ma, oh! tu pietosissimo Gesù! prezioso Salvatore, come mi hai chiamato a casa; mi ha sedotto, e mi ha portato in una dispensazione nel deserto; e là hai rallegrato il deserto e il luogo solitario; e anche il deserto per rallegrarsi e sbocciare come la rosa.

Vai avanti, Maestro celeste, avanti benevolmente, non risparmiare la verga dell'afflizione, quando la condotta ribelle del tuo povero, ignorante e ingrato figlio lo rende necessario. Solo, carissimo Signore, vieni tu stesso con e nell'afflizione, affinché sia ​​pienamente benedetto e santificato, nel riportare il mio cuore a te; che quando, come Davide, ho pianto fino a non poter più piangere; e i dolori, come un diluvio, si sono riversati su di me dall'interno e dall'esterno, e tutto come la lapidazione minacciata del popolo, mi opprimono da ogni parte, come lui, posso ancora trovare grazia e fede per incoraggiarmi nel Signore mio Dio.

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