(6) E Davide fu grandemente addolorato; poiché il popolo parlava di lapidarlo, perché l'anima di tutto il popolo era addolorato, ciascuno per i suoi figli e per le sue figlie; ma Davide si incoraggiava nel SIGNORE, suo Dio.

L'afflizione ora era cresciuta al culmine. Davide, per il quale, come un altro Giona, è indotta la tempesta, sarà il più sofferente: altrimenti lapidalo più degli altri. Lettore! Non so quali siano le tue opinioni su questa storia. Ma a Me, confesso, che penso che tutto sia stato così disposto e ordinato dal Signore per riportare di nuovo il cuore di Davide, (che temo fosse stato a lungo freddo verso il Dio delle sue misericordie), ad un il senso del suo peccato e il desiderio di essere restituito ancora una volta al Signore.

E se ho ragione nella mia congettura, a quale benedetta questione ha portato il Signore questa faccenda? Davide si è incoraggiato nel Signore suo Dio. Sì! il Signore suo Dio, propriamente detto. Perché nonostante tutta l'indegnità e l'immeritabilità di Davide, Dio era ancora il suo Dio nell'alleanza. Lettore! non trascurare questo qualunque altra cosa tu perda di vista in questa dolce scrittura. Ci può essere, e senza dubbio c'è, molta indegnità, molto indegno, nel migliore dei santi.

Ci saranno cambiamenti nel popolo di Dio, come il flusso e il riflusso della marea. Ma non c'è cambiamento nella sicurezza dell'alleanza dell'amore di Dio. L'efficacia di questo è eternamente ed eternamente la stessa. Dio in Cristo è un oceano che non si asciuga mai, non diminuisce, non si placa mai. È una roccia, il suo lavoro è perfetto. Signore! dammi la grazia, che qualunque magrezza o sterilità possa essere in me, io possa, come Davide, incoraggiarmi nel Signore mio Dio.

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