RIFLESSI

Com'è bello vedere in questa grande donna di Shunem, (come è chiamata) i frutti benedetti della vera pietà. Lettore! se amiamo Gesù, non possiamo non amare il suo popolo. Abbiamo da lui questo comandamento, che chi ama Dio ami anche il suo fratello. Non disse al profeta; siate riscaldati e saziati, tuttavia, non sono date le cose che sono necessarie al corpo. Ma, come un'altra Lydia, la sua lingua era; Se mi avete giudicato fedele al Signore, entrate nella mia casa e dimoratevi.

E non ti costringerò, benedetto Gesù, ogni volta che passi, a rivolgerti a me, affinché possiamo mangiare il pane insieme? E non essere come un viandante, che resta solo per una notte; ma vorrei costringerti a continuare fino allo spuntar del giorno: e tu, carissimo, onorato Signore, mostrati a me nello spezzare il pane e nella preghiera. E anche se non ho nulla da fornirti; niente, come questa Sunamita, da darti (come il letto, la tavola, lo sgabello e il candelabro); tuttavia, quando verrai, porterai tutte le cose con te; e tu stesso sarai tutto per me; luce alle mie tenebre, un riposo su cui riposare la mia anima stanca e saggezza, giustizia, santificazione e redenzione, affinché tutta la mia gloria sia in te, o Signore!

La mia anima! impara da questa grande donna un'altra dolce lezione. Mentre gli uomini del mondo, dal mondo cercano la loro parte, e gioirebbero all'offerta di parlare al re di una corte terrena; Oh! per grazia, come lei, di vedere la felicità di dimorare in mezzo a quel popolo, il cui carattere distintivo è, che dimorerà solo, e non sarà annoverato tra le nazioni. Sì! benedetto Gesù! Vorrei davvero parlare per te, e considererei la mia principale gioia essere del tuo popolo.

E infine, prima di congedarmi da questo prezioso capitolo, lascia che ti guardi, benedetto autore e perfezionatore della fede, affinché tu mi dia una parte dello stesso prezioso spirito, che questa Sunamita possedeva in così grande misura . È possibile, carissimo Gesù, che io possa così leggere di una donna, vissuta in epoche così lontane dalla tua venuta, che agisce fedelmente sulle promesse dell'alleanza, a tal punto da ricevere realmente il suo figlio morto, in virtù di essa, risuscitato alla vita di nuovo; e tuttavia chi vive così tante ere dopo che hai operato e completato la tua salvezza, possedendo tutte le tue promesse più grandi e preziose, il dubbio e la paura, e troppo spesso ne metti in dubbio la certezza? Oh! per grazia di credere alla testimonianza che Dio Padre ha dato del suo caro Figlio.

Signore! Pregherei, soprattutto, dammi fede, affinché io possa essere un seguace paziente di coloro che ora attraverso la fede e la pazienza ereditano le promesse. Signore! fammi fedele fino alla morte, affinché io possa ottenere quella corona di gloria che non appassisce.

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