RIFLESSI

LETTORE! quale orribile visione offre questo capitolo della miserabile fine della stirpe di Acab! e com'è colpito l'animo nella contemplazione, che una famiglia come la sua era in tutti i suoi rami, si vendesse a fare il male con l'avidità. È difficilmente possibile passare attraverso la revisione di ciò che è riferito in queste storie di Acab e Jezebel, e della loro casa, senza essere ripetutamente spinti, mentre proseguiamo la storia, a esclamare da dove sorse una così determinata e risoluta empietà!

Ma leggiamo la storia di Achab con ben poco profitto se non serve a condurre la mente oltre la storia di una singola persona o famiglia, e non per vedere in essa i contorni degli uomini malvagi ed empi di tutte le età. Nella terribile opposizione che Achab fece al Dio d'Israele e ai suoi profeti, non vediamo la rappresentazione di tutti gli Achab di ogni epoca, nel loro odio dichiarato e nella loro opposizione al benedetto vangelo del Signore Gesù? Alcune di queste descrizioni degli uomini non sembrano come se ogni facoltà fosse in combutta con il Signore Gesù? I loro cuori ribollenti di implacabile amarezza; i loro orecchi risolutamente si sono fermati a tutta la grazia del vangelo; le loro voci si levarono uniformemente contro di essa. Disprezzatori delle cose divine, odiatori di Dio e del suo Cristo! Oh! anima mia, non entrare nel loro segreto; alla loro assemblea il mio onore non essere unito.

Ma, Lettore! quanto è dolce alla vista Gesù dopo aver guardato la natura umana, e la malvagità umana, in personaggi così terribili! e inoltre, quanto sempre più lo è il punto di vista di Gesù sotto queste considerazioni, quando siamo in grado di tracciare la nostra preservazione e sostegno da tali terribili esempi su noi stessi! Sì! carissimo, onnipotente Gesù! è alla tua grazia che impedisce e trattiene noi allegramente attribuiamo tutta la lode e la gloria.

Veramente devo dire (e, Lettore, non lo sei anche tu?) per grazia di Dio io sono quello che sono! che sono stato, che sono ora, e che ho fiducia che per il futuro sarò mantenuto; sulle mie ginocchia piegate, in trasporti di giubilo, darei tutta la gloria all'adorabile Redentore. Fu Gesù che affidò al Padre la sua chiesa per questo benedetto scopo alla fine del suo ministero, e poco prima della sua morte.

Ed è a quest'unica fonte che deve essere attribuita in eterno la preservazione del suo popolo. Custodisci (disse il misericordioso Redentore mentre metteva nelle mani del Signore il suo gregge a caro prezzo) custodisci, Santo Padre, per il tuo nome quelli che mi hai dato. E quindi sotto l'indiscutibile evidenza di questa grande verità, vorrei gridare con l'Apostolo, e dire: Benedetto sia Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che secondo la sua abbondante misericordia ha ottenuto a questa viva speranza tutto il suo popolo , che sono custoditi dalla potenza di Dio mediante la fede fino alla salvezza.

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