(15) В¶ E Natan se ne andò a casa sua. E il Signore colpì il bambino che la moglie di Uriah partorì a Davide, ed era molto malato.

Il Lettore dovrebbe osservare come la conferenza si sia interrotta bruscamente. Nathan aveva eseguito la sua commissione; e ora lasciava il monarca alle proprie riflessioni, amare davvero come dovevano essere state. Rimase per non addolcire ciò che aveva detto; né per calmare Davide sotto il suo disturbo. Probabilmente, da brav'uomo, si ritirò a casa sua a pregare per Davide. Qui imparino i ministri, dopo aver eseguito il loro incarico e trattato fedelmente con i peccatori, a ritirarsi per cercare una benedizione sul loro ministero da colui che solo può rendere efficaci i loro lavori.

È più che probabile, che quando Natan andò a casa sua, Davide si ritirò nella sua camera, e versò la sua anima davanti al Signore nelle espressioni devote e penitenziali che troviamo scritte nel Salmi 51:1 : il titolo di esso dice come tanto; che fu quando il profeta Natan venne da lui dopo che era entrato a Betsabea.

Gonfiorerebbe il commento a una lunghezza inammissibile, indicare gli innumerevoli respiri di un'anima veramente risvegliata al senso del peccato e che depreca il dispiacere divino, che quel Salmo contiene. Devo quindi sopprimere ciò su cui altrimenti mi piacerebbe dilungarmi. Ma c'è una circostanza in esso che forse non è così generalmente notata come dovrebbe; e tuttavia è proprio quello che, di tutti gli altri, testimonia con le più alte tensioni il sincero pentimento di Davide per le sue turpi transazioni; vale a dire che, come esprime anche il titolo del Salmo, era diretto al sommo Musico; forse Davide lo mandò ai cantori nel servizio del tempio, affinché potesse essere messo in musica, e cantato costantemente quando Davide assisteva all'adorazione del Signore, come un memoriale permanente della sua sincera umiliazione e dolore per i suoi crimini;

Ora, Lettore, ogni volta che pensi alla scandalosa caduta di Davide, pensa anche alla sua ineguagliabile umiltà. Immaginatevi il re d'Israele non solo guardando a Dio in segreto per chiedere perdono, ma facendo sapere a tutti i sudditi nel suo regno che peccatore era stato, e invocando pubblicamente il Signore affinché abbia misericordia di lui. Certamente! offre la visione più completa che una storia abbia mai offerto di un vero, vero e genuino pentimento. Vedi anche Luca 22:61 .

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