Desideravo che il Lettore facesse notare con me, in apertura di questo Capitolo, che il suo contenuto doveva sembrare alquanto profetico. E se confronta quanto viene detto qui, con la storia della nazione ebraica, nella loro cattività babilonese, scoprirà forti particolari guida a prova di quell'idea. E se continua le sue indagini alla distruzione di Gerusalemme da parte dei Romani, dopo il ritorno del SIGNORE GES alla gloria, e alla dispersione dei Giudei, fino all'ora presente; non sarà forse molto in errore nell'applicare la maggior parte delle minacce di questo Capitolo, ad avvenimenti tanto clamorosi e memorabili.

Ma mentre osserviamo le desolazioni dell'ira di DIO nella storia dei nostri fratelli maggiori, gli ebrei, e ci pieghiamo alla minima umiliazione possibile, riconoscendo che non siamo migliori di loro, non siamo incoraggiati dallo SPIRITO SANTO a sperare che la cecità in parte è accaduto a Israele, finché sia ​​entrata la pienezza dei pagani? Non siamo spinti molto seriamente, e frequentemente, a guardare in alto a un fedele patto DIO in CRISTO, che quella preziosa promessa sarà adempiuta quando il liberatore sorgerà da Sion, per allontanare l'empietà da Giacobbe? Affrettati, Signore, direi, la tua venuta.

Vieni, SIGNORE GES, vieni presto! fa' del bene a Sion nel tuo compiacimento; costruisci le mura di Gerusalemme. Oh! che la salvezza d'Israele veniva da Sion; quando DIO riporterà in cattività il suo popolo, Giacobbe gioirà e Israele gioirà. Salmi 51:18 ; Salmi 53:6

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