È meglio andare alla casa del lutto, che andare alla casa del banchetto: perché questa è la fine di tutti gli uomini; e il vivente gliela porrà nel cuore. (3) Il dolore è migliore del riso: poiché dalla tristezza del volto il cuore è reso migliore. (4) Il cuore dei saggi è nella casa del lutto; ma il cuore degli stolti è nella casa dell'allegria. (5) È meglio ascoltare il rimprovero dei saggi, che per un uomo ascoltare il canto degli stolti. (6) Poiché come il crepitio delle spine sotto una pentola, così è il riso dello stolto: anche questo è vanità.

Queste sono verità solenni, e migliaia le hanno rese, e possono ancora renderle testimonianza. Colui che desidererebbe conformarsi al modello amabile di Gesù, il quale, per eminente distinzione, lo stesso Spirito Santo chiama l'Uomo dei dolori, troverà sotto la grazia i mezzi migliori, per un così benedetto compimento. È veramente notato del nostro caro Signore Gesù, che non si è mai detto di lui, quando era sulla terra, che ridesse.

Si rallegrò, certo, ma era nello spirito. Luca 10:21 . Lettore! Non so quali possano essere i tuoi sentimenti; ma dipende da questo, tutta quella gioia e l'allegria senza significato, che è nella casa del carnale, è altamente inadatta al nostro stato attuale decaduto. Se per riscattare la nostra natura da questo stato, niente meno che il Figlio di Dio che si fa uomo, e in quell'assunzione della nostra natura che muore in nostra vece, potesse trarci da essa; ogni grado di risata che porta con sé una dimenticanza delle agonie e dei dolori di Gesù, deve essere sconveniente.

Vada la mia anima al giardino del Getsemani, o al monte Calvario, e mentre con l'occhio della fede osservo il travaglio dell'anima di Gesù, fammi ascoltare anche per fede quell'ardente domanda di Dio da parte del Profeta: è niente da voi, tutti voi che passate? guarda e vedi, se c'è qualche dolore simile al mio dolore, che mi è stato fatto, con cui il Signore mi ha afflitto nel giorno della sua ira ardente. Lamentazioni 1:12 .

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