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Questo capitolo diventa estremamente interessante per il lettore cristiano, in quanto contiene un resoconto dell'istituzione della Pasqua ebraica. E chiunque consideri ciò che l'apostolo Paolo ha detto del Signore Gesù Cristo, che egli chiama espressamente la nostra Pasqua, sarà molto premuroso di osservare ogni minuto circostanza registrata della Pasqua ebraica, il cui scopo grande e principale era quello di indicare Cristo.

Qui, dunque, vorrei di nuovo particolarmente desiderare che il Lettore tenesse presente il motto che è stato posto sugli scritti di Mosè nel nostro primo ingresso su di essi: Voglio dire ciò che il Signore Gesù stesso ha detto, Mosè ha scritto di me. E in questo capitolo pregherei il Lettore di cercare, come un tesoro nascosto, in ogni sua parte, finché non abbia trovato Gesù. Le parti più importanti di questo capitolo sono l'istituzione della Pasqua: la festa degli azzimi: la distruzione dei primogeniti d'Egitto: l'angoscia e il terrore degli egiziani per l'evento: la pressante insistenza del Faraone e del suo popolo per la partenza d'Israele, gli Israeliti che di notte portavano l'Egitto, sollecitati dagli Egiziani; e il racconto di una moltitudine mista che saliva con loro dall'Egitto.

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