(5) В¶ Non è grande la tua malvagità? e le tue iniquità infinite? (6) Poiché hai preso in pegno da tuo fratello per nulla, e hai spogliato gli ignudi delle loro vesti. (7) Non hai dato da bere acqua allo stanco, e hai negato il pane all'affamato. (8) Ma in quanto all'uomo potente, aveva la terra; e l'uomo d'onore vi abitava. (9) Hai mandato via le vedove vuote e le braccia degli orfani sono state spezzate.

(10) Perciò intorno a te ci sono insidie ​​e un timore improvviso ti turba; (11) O tenebre, che non puoi vedere; e l'abbondanza delle acque ti copre. (12) Non è Dio nell'alto dei cieli? ed ecco l'altezza delle stelle, quanto sono alte! (13) E tu dici: Come fa Dio a saperlo? può giudicare attraverso la nuvola oscura? (14) Le nuvole spesse sono una copertura per lui, che non vede; e cammina nel giro del cielo.

(15) В¶ Hai tu segnato la vecchia via che gli uomini malvagi hanno percorso? (16) Che furono abbattuti dal tempo, la cui fondazione fu travolta da un diluvio: (17) Che disse a Dio: Allontanati da noi: e che cosa può fare per loro l'Onnipotente? (18) Eppure ha riempito le loro case di cose buone, ma il consiglio degli empi è lontano da me. (19) I giusti lo vedono e si rallegrano; e gli innocenti ridono di scherno. (20) Mentre la nostra sostanza non è ridotta, ma il resto di esse il fuoco consuma.

Nel personaggio di Eliphaz, vediamo un misto di tutto ciò che è sgradevole. Dovrebbe sembrare dalla storia di Giobbe, e in effetti dal racconto che il Signore stesso ha fatto di lui, che era un uomo perfetto e retto (cap. 1:8.); così che nulla potrebbe essere più falso, ingiusto e crudele dell'accusa di Elifaz. Mi ricorda la maledizione di David di Simei. Mi ricorda, infatti, l'Uno, rispetto al quale sia Giobbe che Davide erano ombre e tenebre complete.

Sì! benedetto GES! tu, in mezzo a tutto il tuo santo stato innocuo, non sei sfuggito all'oltraggio di un bestemmiatore, di un ingordo e di un beone; anzi, un diavolo; 2 Samuele 16:7 ; Matteo 11:19 ; Giovanni 7:20 .

Non credo sia necessario seguire Eliphaz attraverso le numerose accuse che muove contro Giobbe, quando nessuna di esse potrebbe essere provata; e specialmente quando ricordiamo la testimonianza di DIO sulla rettitudine di carattere del suo servitore, sia nei confronti di DIO che dell'uomo. Basta osservare, che il temanita lo caricava di tutto ciò che era infamante; e con ciò serve a mostrare al Lettore, come manifesterà più compiutamente il seguito della storia, che non aveva preso consiglio da DIO in ciò che avanzava.

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