(8) Cercherei Dio, e a Dio affiderei la mia causa:

Questo consiglio è veramente scritturale; sebbene sia piuttosto da temere, se visto in connessione con ciò che Elifaz disse prima e dopo, intende piuttosto implicare che Giobbe non abbia cercato DIO nella sua afflizione. Ma, Lettore! lascia che tu ed io non consideriamo il motivo del temanita tanto quanto la bontà del suo consiglio. Uno dei segni più dolci che la grazia è nel cuore, e che il problema sarà santificato, è quando quel problema conduce il cuore a DIO, e non da DIO.

Che sia stato così nel caso di Giobbe è evidente da ciò che il pover'uomo ha detto in un altro capitolo: Mostrami perché mi contendi? Giobbe 10:2 .

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