RIFLESSI

Com'è veramente benedetto e proficuo vegliare sulla cura del Signore per il suo popolo! Sebbene in tempi di malvagità generale, il Signore visita una nazione e un regno; tuttavia si prenderà cura dei suoi prescelti nel rovesciamento generale. Se gli uomini guarderanno a un braccio di carne, quel braccio sarà la loro confusione. Ma se il suo popolo non fa che santificare il Signore Dio nei loro cuori, allora sarà per un santuario; e quando manda affanni e visite sulla terra, tuttavia, come un Padre ai suoi figli, che vede avvicinarsi una tempesta, li introduce in casa e chiude la porta dietro di sé, e così li protegge dal pericolo; così dice il Signore: Vieni, popolo mio, entra nelle stanze della mia provvidenza e del patto del mio amore, e chiudi le tue porte intorno a te, finché l'indignazione sia passata. Oh! l'amore di Dio in Cristo al suo popolo!

Prezioso Gesù! Non devo chiudere la mia meditazione su questo capitolo, fino a che non ho prima piegato il ginocchio della mia anima per ringraziarti, o caro Signore, che qui, come in altre parti della tua benedetta parola, scopro che tu che sei a io, la Roccia dei secoli e la roccia della mia salvezza, sono stato, in tutte le epoche, per il miscredente, pietra d'inciampo e pietra d'offesa. Signore! come mai ti sei manifestato a me e non al mondo? Com'è che il tuo stato umiliante, la tua vita di dolore e la morte di vergogna, dovrebbero apparirmi così amabili, mentre diventa così offensivo per gli altri? Sicuramente è la grazia che fa la differenza.

Sarei caduto su questa pietra e sarei stato spezzato, come hanno fatto migliaia, se tu non me ne avessi impedito! Sì, Signore, c'è stato un tempo in cui non vedevo bellezza in te per desiderarti: e ora sei tu il tutto sommato amabile, il più bello tra diecimila! A te, Signore, sia tutta la lode! Ti benedico, mio ​​adorabile Redentore, per quella dolce scrittura che hai detto e lasciato per iscritto: E beato chi non sarà offeso in me!

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