«Allora ella venne e lo adorò dicendo: Signore, aiutami. (26) Ma egli, rispondendo, disse: Non è conveniente prendere il pane dei figli e gettarlo ai cani. (27) E lei disse: Verità, Signore : eppure i cani mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni."

La povera donna, vera figlia di Abramo, che contro la speranza credeva nella speranza, resistette ancora, a tutti gli scoraggiamenti; e perciò ora si avventura più vicino a Gesù. Lo adorava come testimonianza della sua fede nella sua Divinità; e il grido dell'anima esce con la massima veemenza, dicendo: Signore aiutami! Oh! per grazia nelle stagioni difficili, per essere più clamoroso, quando abbondano gli scoraggiamenti; e riposarsi su Gesù, quando ogni promessa che porta a Gesù sembra chiusa. Sebbene mi uccida (disse uno dei vecchi) tuttavia mi fiderò di lui. Giobbe 13:15

Eppure l'esercizio della sua fede non è finito. Gesù ora le parla per la prima volta; ma ciò che il Signore ha detto deve essere sembrato molto tagliente al cuore. Non è giusto prendere il pane dei bambini e gettarlo ai cani. Pensa, lettore! come si sentiva, a sentire quelle parole uscire dalle labbra di Cristo. Gesù l'ha conosciuta, l'ha amata, e dal primo momento lei ha pianto a lui; aveva sempre deciso di fare per lei, anche più di quanto avesse chiesto; tuttavia, quella fede che il Signore le aveva dato sarà provata.

Ella si ergerà, monumento eterno nella Chiesa di Dio, per la sua illustre fede; e perciò la fede abbia la sua opera perfetta e non manchi di nulla. E oh! cosa se non la grazia avrebbe potuto permetterle di resistere e resistere; o le ho insegnato a dare quella dolce risposta a Gesù. Verità, Signore! eppure i cani mangiano le briciole che cadono dalla tavola del loro padrone!

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