RIFLESSI

Chi può leggere in apertura di questo Capitolo, la pietosa sostituzione degli atti esteriori di religione al difetto della purezza interiore, ma con dolorosa mortificazione, quando consideriamo in tali prove a quale triste stato di rovina, tutta la nostra natura è ridotta da la caduta? Ahimè! che cosa sono questi scribi e farisei, se non rappresentanti di tutti gli uomini della stirpe di Adamo, finché un'opera di misericordia nella salvezza non sia passata sull'anima?

Non ci avviciniamo tutti a Dio con la nostra bocca e non lo onoriamo con le nostre labbra, mentre il nostro cuore è lontano da lui; finché Dio, lo Spirito Santo, non ci abbia rivelato Cristo, nella sua persona, nei suoi uffici e nel suo carattere, e siamo stati avvicinati dal sangue della sua croce?

Che bel sollievo, da una tale corruzione universale della natura, è l'argomento a cui questo capitolo ci introduce, della donna di Canaan. Oh! voi genitori di figli perversi e figli sotto il dominio di Satana; Oh! possiate imparare per loro, per voi stessi, sì, per l'intera Chiesa di Cristo, come venire a Gesù. Chi dirà quali misericordie Gesù manifesta continuamente della stessa specie? E se ci sentiamo interessati, come non possiamo non sentirci interessati, per il nostro e il loro eterno benessere, che né noi né la nostra progenie dovremmo rimanere sotto la peggiore di tutte le angustie, anche le angustie dell'anima sotto l'influenza di Satana; Oh! usciamo da tutte le coste del Tiro e di Sidone di questo mondo, e guardiamo a Gesù: e vedendo qui la sua misericordia, speriamo nella misericordia per tutto Israele: poiché presso di lui è abbondante la redenzione.

Gesù! abbi compassione, Signore, come avevi nei giorni della tua carne, e vedendo le folle nel deserto, non mandarci via a vuoto, ma nutrici con te stesso; e comanda una benedizione sulla tua munificenza perché tu Signore sei il pane della vita, di cui chiunque mangia vivrà per sempre!

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