«E Gesù entrò nel tempio di Dio, scacciò tutti quelli che nel tempio vendevano e compravano, e rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe, (13) e disse loro: È scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera; ma voi l'avete fatta un covo di ladri. (14)E ciechi e zoppi vennero da lui nel tempio ed egli li guarì».

Prego il Lettore di soffermarsi su questo racconto del suo adorabile Signore, Secondo la mia visione delle cose, forse non c'è, tra i miracoli di Cristo, una prova più alta della sua divinità. Vorrei che il Lettore se ne accorgesse, come merita. Vedere Gesù nelle umili vesti di un povero ebreo, che frusta il bestiame con tutti i compratori e i venditori fuori dal tempio, e rovescia davanti a lui i banchi del denaro e le sedie dei venditori di colombe, e con tale arte santo volto di zelo quale nessuno osava opporsi; sicuramente portava con sé una prova invincibile della sua possente potenza e autorità! E prego il Lettore, in questa, e in molte simili occasioni avvenute, di osservare come chiaramente si mescolasse al suo aspetto umano, pegno del suo divino. Ciechi e zoppi vengono da lui per guarire,

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