"E mentre sedeva sul monte degli Ulivi, i discepoli andarono da lui in privato, dicendo: Dicci, quando avverranno queste cose? E quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo? (4) E Gesù, rispondendo, disse loro: Badate che nessuno vi seduca. (5) Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono Cristo, e inganneranno molti. (6) E sentirete parlare di guerre e voci di guerre: badate di non turbarvi: poiché tutte queste cose devono avvenire, ma la fine non è ancora.

(7) Poiché si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno carestie, pestilenze e terremoti in diversi luoghi. (8) Tutti questi sono l'inizio dei dolori. (9) Allora vi consegneranno all'afflizione e vi uccideranno: e sarete odiati da tutte le nazioni a causa del mio nome. (10) E allora molti saranno offesi e si tradiranno l'un l'altro e si odieranno l'un l'altro.

(11) E sorgeranno molti falsi profeti e sedurranno molti. (12) E poiché l'iniquità abbonderà, l'amore di molti si raffredderà. (13) Ma colui che persevererà fino alla fine, sarà salvato. (14) E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine».

Mentre consideriamo i grandi eventi di cui qui si parla, come aventi un riferimento peculiare e speciale, all'epoca di allora e alla fine dello stato ebraico come nazione, possiamo, senza violenza, considerare le parole di nostro Signore, come aventi un ulteriore rispetto agli eventi del suo vangelo, che seguì. Falsi cristi e falsi profeti, sono segni da notare sempre nella storia della Chiesa. Le guerre e le voci di guerre servono tutte al regno di Cristo.

Ogni periodo nella Chiesa fino all'ora presente è stato segnato con queste cose. Sono esercizi per i fedeli, e veramente utili, sotto l'insegnamento dello Spirito, per stabilire il cuore nella grazia. Inoltre, le espressioni di perseverare sino alla fine e di essere salvati, non significavano altro che una liberazione temporale; e quando il Vangelo era stato predicato in tutte le nazioni, essendo poi giunta la fine: non significava la fine del mondo, ma quella quando i discepoli uscirono dopo il giorno di Pentecoste; questo fu l'ultimo segno della profezia di Cristo, riguardante il rovesciamento di Gerusalemme, e così fu giunta la fine dello stato ebraico.

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