RIFLESSI

Spero che il Lettore non esamini questo capitolo senza trarne molto miglioramento, sebbene l'argomento non si riferisca a niente di più interessante della riparazione delle mura di Gerusalemme. Ma nel riparare le mura di Gerusalemme, dobbiamo guardare oltre la semplice lettera della parola, e considerare che Gerusalemme è la città del gran Re, e il suo popolo la nazione che Dio ha preso in alleanza con se stesso.

Le mura di Gerusalemme furono devastate? Il nemico è entrato dalle sue porte? È stata portata in cattività dal nemico? Sì! tutto questo è stato fatto. Ma da chi è stato fatto, e per quale causa? Il profeta ha risposto; Chi disperde Israele lo radunerà e lo custodirà come un pastore fa con il suo gregge. Il nemico dice: È questa Sion, di cui nessuno si prende cura? Fa' loro sapere che il Signore si prende cura di Sion e consolerà i suoi luoghi desolati. Poiché egli ha detto: Ti renderò una lode fra tutti i popoli della terra, quando avrò rigettato la tua prigionia davanti ai tuoi occhi, dice il Signore.

Ma per quanto dolci siano queste considerazioni, in riferimento alla misericordia del Signore manifestata all'antico Israele, quanto diventano infinitamente più interessanti, se viste attraverso il mezzo evangelico, e avendo il loro compimento nel recupero dalla schiavitù del peccato e di Satana, il ricostruire le mura della chiesa di Gesù e riportare a casa i redenti del Signore a Sion, con canti di gioia eterna sul loro capo.

Qui il soggetto si eleva a un grado più alto di sublimità; e possiamo vedere i diversi degni in questo capitolo, guidati dai loro sommi sacerdoti, come rappresentanti della chiesa di Gesù, seguendo il grande e glorioso Sommo Sacerdote della nostra professione, Cristo Gesù, emergendo da tutte le rovine della caduta e formando un tempio santo al Signore, mediante lo Spirito. Anche nell'oggi della grazia, e visto solo con un occhio alla guarigione dalle potenze delle tenebre, e dal dominio del peccato in questa vita, l'argomento diventa bello e interessante.

Ma in attesa dell'eventuale redenzione dalla miseria eterna nel mondo a venire, niente può essere più stimolante, né delizioso. Ecco che la promessa di Dio, dal suo profeta, riceve il suo pieno compimento. In Gesù, e nella sua redenzione compiuta, quando il Signore avrà edificato Sion e fatto manifestare la sua gloria, Geova farà davvero di ogni figlio di Gesù una lode fra tutte le persone della terra, avendo per sempre respinto la loro cattività e posto un finale vicino a tutte le oppressioni che l'Israele di Dio ha subito da tutti i nemici della sua salvezza, per sempre.

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