(9) В¶ E Neemia, che è il Tirshatha, ed Esdra il sacerdote scriba, ei Leviti che ammaestravano il popolo, dissero a tutto il popolo: Questo giorno è consacrato all'Eterno, il tuo DIO; non piangere né piangere. Perché tutto il popolo pianse, quando udì le parole della legge.

Tirshatha significa governatore. E qui Neemia presiedette in tale veste. Ma ciò che chiedo in particolare al Lettore di osservare con me è l'effetto che la lettura della santa legge del Signore ha avuto sul popolo. Certamente possiamo concludere che le loro lacrime erano sia lacrime di dolore per il peccato, sia di gioia nella misericordia di Dio. E come la legge, senza un occhio a Gesù come fine della legge per la giustizia a chiunque crede, non potrebbe mai recare gioia a nessun povero peccatore; Oso credere che almeno alcuni di questa assemblea siano stati messi in grado dalla fede di guardare oltre la legge, e di vedere colui al quale la legge ha agito come un maestro di scuola.

E se è così, che punto di vista prezioso, è qui presentato alla chiesa riguardo alla fede in Cristo. Il Lettore sarà lieto di osservare che non parlo decisamente su questo punto. Preferisco usare cautela. Dico solo che se Neemia, Esdra o qualcuno del popolo fosse stato autorizzato dal Signore a farlo, quale interessante barlume di Gesù sarebbe stato qui offerto; e come doveva essere incantata l'anima di ogni fedele credente presente.

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