Questa è una bella conclusione per la fede da fare nella contemplazione di un cuore corrotto, sia in noi stessi che negli empi, e nella contemplazione anche della fonte di guarigione e purificazione, aperta per il peccato e per l'impurità nel Signore. Dove andrà un'anima convinta del proprio suolo arido e arido, assetato, se non a colui che è una fonte di vita in se stesso e ha grazia in fiumi infiniti da comunicare al suo popolo?

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