C'è un grande grado di serietà nei dolori, ripetuti ancora una volta, attraverso questi versi. Gesù, dal momento della sua nascita alla croce, santificato e messo a parte com'era, nazireo fin dal grembo materno, agli occhi della legge, si presentò il Garante e il portatore sia dei peccati che dei dolori della sua persone: ed è un pensiero benedetto per il credente, nella sua commossa conoscenza e convinzione, che sebbene una grazia così ricca, libera, sovrana sia mostrata a un povero peccatore, nel provvedere un tale sostituto come Gesù da prendere via il peccato con il sacrificio di se stesso, tuttavia, nel compimento di questa grande impresa, non fu mostrata a Cristo né favore né tolleranza.

Se sarà un Garante, se ne pentirà: mai la legge ridurrà un solo credito, né la giustizia perdonerà un briciolo di ciò che è dovuto. Non uscirai di là, dalla prigione della terribile schiavitù del peccatore, finché non avrai pagato l'ultimo quattrino; Matteo 5:26 . Lettore, non tralasciare frettolosamente questa dolce visione di Gesù.

Nella profonda convinzione che il Signore Cristo, in tutte le sue sofferenze, ha impersonato il suo popolo, ha portato i suoi peccati, ha espiato le sue trasgressioni ed è morto, giusto per gli ingiusti, per portarli a Dio; qui sta tutta la certezza della salvezza. È questo che solo dà fiducia nell'anima di ogni vero credente, contro il peccato e Satana, i terrori della legge e della giustizia di Dio. Solo qui sono fondati i trionfi della fede, nel credere alla testimonianza, che Dio ha dato di suo Figlio.

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