Queste cose, fratelli, le ho trasferite in figura a me stesso e ad Apollo. Queste cose le ho letteralmente trasfigurate in me e in Apollo, cioè ho rappresentato le divisioni e le contese tra voi, come se fosse per la vostra contesa, se io, o Apollo, o Cefa fossimo i migliori predicatori, senza nominarli, come potrei fare io, che sono le vere cause di queste divisioni, sforzandomi di pensare che siano uomini delle parti più grandi e più brillanti.

--- Che in noi, e dal nostro esempio, che non abbiamo dispute così superbe, impari che l'uno non si gonfi contro l'altro, e al di sopra di ciò che è scritto, contro i moniti delle sacre Scritture di essere umili : o contro ciò che ora vi ho scritto, che non dobbiamo tendere a nulla, ma ad essere fedeli ministri di Dio, e non cercare la stima degli uomini. (Witham) --- È opinione di S.

Tommaso d'Aquino e similmente d'Estio, che S. Paolo, Apollo e Cefa non furono le vere cause delle divisioni che esistevano fra i nuovi convertiti a Corinto, ma che, facendo uso di questi nomi, volle insegnar loro che se era illecito mantenere queste divisioni anche per il bene degli apostoli, fino a che punto dovessero essere lontani dal fare una cosa del genere per coloro la cui autorità era molto minore nella Chiesa.

Ma Calmet è dell'opinione che le divisioni tra i Corinzi fossero certamente a causa di Paolo, Apollo, Cefa e forse alcuni altri, i cui nomi non sono menzionati.

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