Avendo quindi tale speranza, usiamo molta fiducia e sicurezza, e non abbiamo bisogno di nascondere le promesse di Dio, né di coprirci il volto con un velo, come fece Mosè, poiché i figli d'Israele non potendo guardare il volto[2] di ciò che è reso nullo, cioè su quella gloria passeggera di Mosè, al quale fu data la legge, e di quella legge, e di tutto ciò che le apparteneva, che doveva durare solo fino alla venuta di Cristo, e che ora è annullata.

La lettura del greco ordinario è ora diversa, vale a dire. che non guardassero alla fine di ciò che ora è annullato, cioè alla fine, a Cristo, che era il fine della legge, che ora con la sua venuta è abolito e reso nullo, come è sempre stato destinato ad essere. (Conam)

[BIBLIOGRAFIA]

In faciem ejus quod evacuatur; ma le comuni copie greche, e anche san Giovanni Crisostomo, greco: eis to telos, in finem.

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