Ora, se il ministero della morte: intendeva la prima[1] legge, la quale, dando loro una maggiore conoscenza, e non dando loro le grazie per adempiere quei precetti, causava la morte, nonostante fosse gloriosa, accompagnata da miracoli sul monte Sinai, e sicché gli Israeliti, quando Mosè scese dal monte, non sopportarono la gloria del suo volto, che fu costretto a coprire con un velo, parlando loro.

Il ministero dello Spirito nella nuova legge, che opera la nostra santificazione e salvezza, non dovrebbe abbondare di gloria molto più grande? tanto più che l'antica legge doveva essere annullata e tramontata. --- Né ciò era glorificato, o da stimare glorioso, in confronto alla nuova legge, le benedizioni della nuova superavano finora quelle della vecchia legge. (Witham) --- Se la legge di Mosè, scritta su tavole di pietra, che poteva solo causare la morte, in quanto ci dava luce sufficiente per sapere ciò che era giusto, sebbene non ci desse forza o grazie per obbedire con gli obblighi da essa imposti; se questa legge, tuttavia, fu accompagnata da tanta gloria, che Mosè fu obbligato a coprirsi il volto con un velo, che cosa dobbiamo pensare dellaministero dello Spirito e dei doveri gloriosi dell'apostolato? Come deve manifestarsi la nostra gloria e chi è degno di tale impresa.

Se esalto così l'eccellenza del mio ministero, non pensare che mi attribuisca nulla. Io sono indegno di questo ufficio, che supera di gran lunga quello di Mosè, che la sua gloria (v. 10.) non si può veramente chiamare gloria, se paragonata a questa nostra, che finora supera la sua. (Calmet) --- Anche la lettera del Nuovo Testamento, non veramente presa o esposta dallo Spirito di Dio, che è nella sua Chiesa, deve allo stesso modo dirsi che uccide. Vedi sant'Agostino, sermone. 70. e 100. di tempo. & l. di spirito. & illuminato. cap. 5. 6. & dein.

[BIBLIOGRAFIA]

Ministratio mortis, greco: diakonia thanatou. Così, dice san Giovanni Crisostomo, chiama la legge greca: ton nomon legei. P. 584.

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