Il cuore di Davide lo colpì, dopo che le persone furono contate. Cioè, fu toccato da un grande rimorso per la vanità e l'orgoglio che lo avevano spinto a contare il popolo. (Challoner) --- Il suo peccato doveva essere interno, e probabilmente implicava una segreta fiducia nelle sue ricchezze e nel suo potere, senza riferirsi completamente a Dio, (Haydock) o confidare completamente in lui. (Sant'Ambrogio, p\'9cn. c. 9.; S. Agostino, contra Faust.

XXII. 66., &c.) --- Non c'era altrimenti nessun divieto per David di prendere questo conto, (Calmet) che è così naturale per un principe, e può spesso rivelarsi di grande servizio. (Haydock) --- Giuseppe Flavio ([Antichità?] vii. 13.) e altri affermano che trascurò di richiedere il pagamento di mezzo sicolo. (Tirino; Estius) --- Ma dove si lamenta Dio di questa negligenza? e come fanno a sapere che l'ingiunzione che fu data una volta a Mosè, quando il tabernacolo fu arredato, (Esodo xxx.

12.) doveva rimanere in vigore in seguito? Oleaster (sull'Esodo) dice che Davide agì contro l'intenzione di Dio, che aveva promesso che gli Israeliti sarebbero stati innumerevoli. Ma questa ragione sembra infantile; e il re non si asteneva proprio per questo dal censire altri che non fossero idonei alla guerra? (1 Paralipomenon xxvii. 23.) (Calma) --- Lo colpì. Contrizione e confessione sono qui specificate, come la soddisfazione, ver. 12. Le sofferenze temporali sono inflitte, anche dopo che il peccato è stato rimesso, ver. 16. (Worthington)

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