E il cuore di Davide lo percosse, la sua coscienza cominciò a dargli fastidio, dopo che ebbe contato il popolo, mentre si faceva ancora il censimento. E Davide, rendendosi conto della peccaminosità del suo atto, disse al Signore: Ho peccato grandemente perché l'ho fatto, l'offesa della sua superbia era diretta contro il Signore; ed ora ti supplico, o Signore, togli l'iniquità del tuo servo, la colpa che si era caricato su di sé con la sua trasgressione; perché ho fatto molto stupidamente. Era una breve preghiera penitenziale, che apparentemente mandò a Dio durante una notte insonne.

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