Sono un fariseo, figlio dei farisei. [2] Può significare solo un discepolo dei farisei, sebbene le copie greche comuni abbiano un fariseo. (Witham) --- Il discorso dell'apostolo in questo è grande. Conoscendo le diverse disposizioni dei suoi giudici, getta la disunione nei loro consigli, per sottrarsi al pericolo. Tali artifici innocenti sono ammessi nella difesa di una giusta causa.

È uno dei consigli del nostro Salvatore, usare la prudenza del serpente. S. Gregorio, nella sua Moralità, (lib. xxxiv. cap. 3. e 4.) e S. Tommaso d'Aquino nella sua Sum. Teol. (2. 2. quæst. 37. art. 2.) osserva, che in occasioni simili tu puoi, senza peccato, causare divisioni tra gli empi; poiché la loro unione è un male, è quindi bene che i nemici della pace e della giustizia siano divisi in sentimenti e interessi.

Bisogna però riconoscere che questo principio è molto facilmente teso al di là dei suoi propri limiti, e perciò non si deve agire se non con la massima cautela e prudenza. (Calmet) --- San Paolo sapeva per rivelazione divina che doveva andare a Roma; ma ciò non impediva all'apostolo di prendersi ogni prudente cura della propria vita; come possiamo vedere dal capitolo successivo.

[BIBLIOGRAFIA]

Filius Parisæorum; e così diversi dei migliori manoscritti greci greci: pharisaion; ma il greco comune, greco: uios pharisaiou.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità