Lo Spirito Santo, che gli apostoli vennero a dare ai Neofiti Samaritani, non era lo spirito di grazia, di giustizia e di santità, poiché avevano ricevuto al battesimo; ma lo spirito di forza, di confessare con fiducia e libertà il nome di Gesù, e le grazie soprannaturali e miracolose, usualmente in quel tempo concesse ai fedeli, per l'imposizione delle mani. Filippo non amministrava il sacramento, perché non poteva; non era un vescovo.

Perciò ora nella Chiesa vediamo che lo fanno solo i capi pastori, præcipuos et non alios videmus hoc facere. Cfr. San Giovanni Crisostomo, hom. xviii. in Acta. --- Non si parla qui, è vero, dell'unzione, ma la più venerabile antichità lo specifica chiaramente. S. Cipriano, nel terzo secolo [terzo secolo], dice: «è inoltre necessario che colui che è stato battezzato sia unto, affinché ricevuto il crisma, cioè l'unzione, sia l'unto di Dio.

(Ep. lxx.) --- Nell'età successiva [IV secolo], San Paciano scrive: "Dici tu che questo (il potere di rimettere i peccati) fu concesso solo agli apostoli? Allora dico che solo loro potevano battezzare e dare lo Spirito Santo, perché solo a loro era dato il comando di farlo. Se dunque il diritto di conferire il battesimo, e di unzione, è disceso ai loro successori, a loro è giunto anche il potere di legare e sciogliere» (Ep. i. ad Sym. Bibl. Max. T. iv. p. 307)

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