Ma siete giunti al monte Sion, dove non una legge di timore, come quella di Mosè, ma una nuova legge di amore e di misericordia vi è stata data, predicata dallo stesso Salvatore nostro e dai suoi apostoli, testimoniata dalla venuta del Spirito Santo, e mediante l'effusione dello spirito di Dio sui credenti. Qui siete chiamati alla città del Dio vivente, (alla Chiesa cristiana sulla terra) e anche alla Gerusalemme celeste, là per essere per sempre felici in compagnia di milioni di angeli; alla chiesa dei primogeniti, che sono scritti nei cieli, (vers.

23.) essere felici con coloro che sono stati scelti da una speciale misericordia di Dio e benedetti da una felicità senza fine; essere lì alla presenza di Dio, giudice di tutti gli uomini, con tutti gli spiriti celesti e le anime dei giusti e dei perfetti nel regno di Dio. Gesù Cristo è il mediatore di questo nuovo testamento, il redentore dell'umanità con la sua morte in croce, con l'aspersione e l'effusione del suo sangue, che parla meglio di quello di Abele: il sangue di Abele gridò vendetta al cielo, e il sangue di Cristo per la misericordia e il perdono. (Conam)

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